venerdì 10 febbraio 2017

LA LA LAND (film) di Damien Chazelle, con Emma Stone, Ryan Gosling, USA 2016

Premetto che i musicals di solito mi intrigano, e dunque ero andato al cinema nient'affatto prevenuto, anzi ben disposto. Entrato curioso, sono uscito deluso. Senza dilungarmi, proverò a spiegarne il perché. La partenza è folgorante, e molto promettente: una girandola di cori e danze frenetiche fra le auto in coda su una highway. Ciascuno di noi si farà i propri riferimenti ad altri film - addirittura a me veniva in mente Jesus Christ Superstar... comunque bello, divertente, avvincente. Ma poi la vicenda prende una piega mediocre: la citazione diventa scopiazzatura, le atmosfere puzzano di plastica, la storia è la solita storia fritta e rifritta di quasi tutti i film americani: uno su mille ce la fa, ma guarda caso i film si occupano proprio soltanto di quell'uno ... il quale prima di farcela la tira in lungo! "Non posso farcela!" "Ma sì che ce la fai, sei la (il) meglio!" "Ma no, è finita!" "Che dici? Mai arrendersi!" e così via. Cambiano le epoche, i luoghi, le situazioni, ma l'archetipo, o meglio il pupazzo, è sempre lo stesso. La storia mette in scena un tizio follemente appassionato di Jazz; tuttavia per motivi non estranei, sospettiamo, a basse esigenze di audience del produttore, nei momenti topici della sua vita e della storia d'amore questo presunto true believer si lascia trasportare - invece che dal "suo" jazz - da un insulso motivetto neomelodico. Basta questo a rendere tutto ridicolo, se già non lo fosse l'inflazionato contrasto fra amore e carriera che ci viene propinato senza alcuna pietà. Fortuna che fra i due alla fine prevale la carriera. E pensare che c'è odore di oscar alla sceneggiatura... Long live Hollywood!

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